La morte in miniatura by Bruce Goldfarb

La morte in miniatura by Bruce Goldfarb

autore:Bruce Goldfarb [Bruce Goldfarb]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893576338
editore: Editrice Bibliografica
pubblicato: 2024-03-27T23:00:00+00:00


1° settembre 1937

Moritz fu nominato professore di Medicina legale e direttore del Dipartimento ad Harvard. Partì quasi immediatamente per una borsa di studio di due anni all’estero, per esaminare le pratiche di medicina legale nelle principali città europee. Per i due anni di soggiorno, durante le crescenti tensioni che avrebbero condotto alla Seconda guerra mondiale, Moritz fu accompagnato dalla moglie, Velma, e dalle loro due figlie. In sua assenza le attività del Dipartimento si fermarono. Non furono formati nuovi dottori, in quanto le mani invalide di Magrath limitavano le sue abilità di insegnamento. Moritz affrontò il compito di ricreare un dipartimento da zero.

La borsa di studio di Moritz iniziò con sei mesi di studio con John Glaister, professore di Medicina legale e Salute pubblica al Glasgow Royal Infirmary Medical School, e Sydney Smith, professore di Medicina legale all’University of Edinburgh. Entrambi scienziati forensi altamente rinomati, Smith e Glaister erano coinvolti nell’indagine su Buck Ruxton, un medico britannico condannato per l’assassinio della sua convivente, Isabella, e della sua domestica, Mary Jane Rogerson. I corpi delle due donne erano stati smembrati e mutilati per rimuovere le impronte digitali e le caratteristiche facciali, in modo da impedire la loro identificazione. Fu il primo caso in cui la fotografia forense venne utilizzata come prova in un processo per omicidio.

Non ci volle molto perché Moritz arrivasse ad alcune fondamentali considerazioni riguardo il suo nuovo campo di studi. «La scorsa estate avevo un’idea confusa dell’organizzazione e del funzionamento di un Dipartimento di Medicina legale», scrisse a Burwell. «Nonostante abbia studiato meno di due mesi e interamente qui a Glasgow, sono giunto ad alcune conclusioni e non ritengo che saranno modificate da ulteriori esperienze».10

Una prima, ovvia conclusione era che un Dipartimento di Medicina legale avrebbe avuto bisogno di una continua fornitura di materiale, ossia cadaveri. Sarebbe stato difficile insegnare a fare le autopsie senza corpi da esaminare. Né Moritz né Harvard avevano alcuna convenzione ufficiale con un Ufficio di medico legale, per cui era necessario creare una qualche forma di relazione con le agenzie che avrebbero potuto fornire tale materiale.

Un altro aspetto che Moritz riscontrò fu una mancanza di consenso riguardo allo scopo della pratica medico-legale. In alcuni luoghi, la medicina legale abbracciava l’igiene industriale, che oggi sarebbe classificata come sicurezza sul luogo di lavoro o medicina del lavoro. Per alcune autorità in Europa e negli Stati Uniti la medicina legale doveva includere lo studio degli aspetti psicologici e comportamentali del crimine. Oggigiorno, questioni riguardanti l’instabilità mentale e la responsabilità criminale rientrano nel campo della psichiatria forense, non della medicina legale.

Alcuni dipartimenti di medicina legale erano coinvolti in tutti gli aspetti scientifici dell’indagine. Eseguivano autopsie e avevano laboratori di tossicologia e di tipizzazione ematica, oltre a rilevare le impronte digitali e a effettuare analisi balistiche e sulle tracce.

«Mi sono sforzato di approfondire molte delle eterogenee attività che costituiscono la pratica della medicina legale», scrisse Moritz a Wolbach, il direttore di Patologia all’Harvard Medical School. «Queste attività spaziano dalla classificazione delle impronte digitali fino alla delinquenza giovanile. Il



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